Luciano Borghi alla 100 km del Passatore
Martedì 26 maggio 2015 (Daniela Marchetti)

- 4 giorni alla 43^ edizione della 100 km del Passatore, con partenza da Firenze ed arrivo a Faenza, a cui prenderà parte il nostro atleta Luciano Borghi. Leggiamo insieme le parole del nostro Luciano: "L'idea del passatore é venuta fuori per caso nel  settembre 2013, poco contento della mezza di Bologna mi sono messo a spulciare su internet una tabella di allenamento per far mezze più veloci e così ho trovato chi parlava di questa gara e ne parlava come di un'avventura e la cosa mi ha interessato parecchio perché chi vince, è si il primo, ma vincono tutti quelli che arrivano al traguardo perché fare 100 km, scalare 2 passi appenninici, partire di giorno con 30 gradi e arrivare di notte con 10 gradi non è da tutti. Con le mezze maratone ho migliorato molto il mio personale, poi ho fatto la mia prima maratona a Torino 2014, con un discreto tempo ma sono arrivato stremato e mi son ripetuto "mai piu". La domenica dopo ho gareggiato alla campestre di Bondeno battendo Davide Pignatti, uno tosto che spesso mi arrivava davanti; la cosa mi ha dato fiducia e mi sono iscritto alla maratona di Treviso e alla 100 km del Passatore. A Treviso è andata come speravo, mi sono migliorato un pò e sono arrivato in buone condizioni. Il giorno stesso, erano i primi di Marzo, ho iniziato la preparazione della 100 km, ho arruolato Costa Andrea che durante la gara mi sarà di appoggio per cambio abiti e ristori, poi mi sono affidato a Paolo Scalabrini, per la parte tecnica dell'allenamento, visto il tipo di gara, stavolta ho preferito evitare di far da solo. Allenarsi per il Passatore, nel mio caso, vuol dire passare dalla media di 3 allenamenti alla settimana a 4; sono aumentati molto i km ed ho dovuto imparare a correre lentamente, sembra facile ma mi ci e voluto un mese. Sono poi arrivate le salite e dalle nostre parti non è facile trovarne qualcuna, sarà rimasto perplesso Paolo, nel vedermi fare 20/25 km  su e giù per un argine. Dopo di che sono arrivate le gare allenamento: la Maratona del Lamone che come da programma sono arrivato con la voglia di continuare e la 50 km di Romagna, la mia prima gara in montagna. Quest'ultima è stata una gara che mi ha illuminato, ho scoperto che in salita il ritmo non conta, è la pendenza che ti impone come andare, ed arrivato ad un certo punto mi è toccato fare anche dei tratti di cammino ed è successo diverse volte, la cosa non mi è piaciuta per niente; ma si sa, si sale e si scende e in discesa, strano a dirsi, ho incontrato difficoltà procedendo più lento che in pianura dolorante alle gambe, con tutti gli altri concorrenti che mi passavano (un nervoso), alla fine sono arrivato con la voglia di sedermi; era il 25 Aprile. Ho continuato gli allenamenti fino ad oggi, due volte sono andato sui Colli Euganei, la discesa si è confermata il mio punto debole. Mi sono procurato pure un fastidioso dolore ad una gamba, che sto curando. Si sa che il maratoneta deve imparare a soffrire ed è una materia non facile da apprendere, io comunque ci provo. Mancano 4 giorni alla partenza della gara, mentre mi alleno immagino una gara in rimonta, dal 70° km Andrea mi dice che ho 15' dal terzo, lo sorpasso, Faenza si avvicina, ho la testa in confusione perché tutto il sangue è nelle gambe, il secondo, un russo afflitto dai crampi, è una facile preda, la volata ed è raro in una 100 km sia con Calcaterra......con dei pensieri cosi peccaminosi si guadagnano anche 3 secondi al km senza volere, la realtà non è poi cosi diversa, vince chi arriva al traguardo e io spero di riuscirci.

Grande il nostro Luciano, noi tutti tifiamo per te!

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