- 4 giorni alla 43^ edizione della 100 km del Passatore,
con partenza da Firenze ed arrivo a Faenza, a cui
prenderà parte il nostro atleta Luciano Borghi. Leggiamo
insieme le parole del nostro Luciano: "L'idea del passatore é
venuta fuori per caso nel settembre 2013, poco contento della
mezza di Bologna mi sono messo a spulciare su internet una
tabella di allenamento per far mezze più veloci e così ho
trovato chi parlava di questa gara e ne parlava come di
un'avventura e la cosa mi ha interessato parecchio perché chi
vince, è si il primo, ma vincono tutti quelli che arrivano al
traguardo perché fare 100 km, scalare 2 passi appenninici,
partire di giorno con 30 gradi e arrivare di notte con 10 gradi
non è da tutti. Con le mezze maratone ho migliorato molto il mio
personale, poi ho fatto la mia prima maratona a Torino 2014,
con un discreto tempo ma sono arrivato stremato e mi son
ripetuto "mai piu". La domenica dopo ho gareggiato alla
campestre di Bondeno battendo Davide Pignatti, uno tosto che
spesso mi arrivava davanti; la cosa mi ha dato fiducia e mi sono
iscritto alla maratona di Treviso e alla 100 km del
Passatore. A Treviso è andata come speravo, mi sono migliorato
un pò e sono arrivato in buone condizioni. Il giorno stesso,
erano i primi di Marzo, ho iniziato la preparazione della 100
km, ho arruolato Costa Andrea che durante la gara mi sarà di
appoggio per cambio abiti e ristori, poi mi sono affidato a
Paolo Scalabrini, per la parte tecnica dell'allenamento,
visto il tipo di gara, stavolta ho preferito evitare di far da
solo. Allenarsi per il Passatore, nel mio caso, vuol dire
passare dalla media di 3 allenamenti alla settimana a 4; sono
aumentati molto i km ed ho dovuto imparare a correre lentamente,
sembra facile ma mi ci e voluto un mese. Sono poi arrivate le
salite e dalle nostre parti non è facile trovarne qualcuna, sarà
rimasto perplesso Paolo, nel vedermi fare 20/25 km su e giù per
un argine. Dopo di che sono arrivate le gare allenamento: la
Maratona del Lamone che come da programma sono arrivato con
la voglia di continuare e la 50 km di Romagna, la mia
prima gara in montagna. Quest'ultima è stata una gara che mi ha
illuminato, ho scoperto che in salita il ritmo non conta, è la
pendenza che ti impone come andare, ed arrivato ad un certo
punto mi è toccato fare anche dei tratti di cammino ed è
successo diverse volte, la cosa non mi è piaciuta per niente; ma
si sa, si sale e si scende e in discesa, strano a dirsi, ho
incontrato difficoltà procedendo più lento che in pianura
dolorante alle gambe, con tutti gli altri concorrenti che mi
passavano (un nervoso), alla fine sono arrivato con la voglia di
sedermi; era il 25 Aprile. Ho continuato gli allenamenti fino ad
oggi, due volte sono andato sui Colli Euganei, la discesa
si è confermata il mio punto debole. Mi sono procurato pure un
fastidioso dolore ad una gamba, che sto curando. Si sa che il
maratoneta deve imparare a soffrire ed è una materia non facile
da apprendere, io comunque ci provo. Mancano 4 giorni alla
partenza della gara, mentre mi alleno immagino una gara in
rimonta, dal 70° km Andrea mi dice che ho 15' dal terzo, lo
sorpasso, Faenza si avvicina, ho la testa in confusione perché
tutto il sangue è nelle gambe, il secondo, un russo afflitto dai
crampi, è una facile preda, la volata ed è raro in una 100 km
sia con Calcaterra......con dei pensieri cosi peccaminosi si
guadagnano anche 3 secondi al km senza volere, la realtà non è
poi cosi diversa, vince chi arriva al traguardo e io spero di
riuscirci.
Grande il nostro
Luciano, noi tutti tifiamo per te!